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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Sogni

Mentre dorme Macabea sogna molto e di solito ricorda i sogni. Da qualche tempo torna spesso in un sogno dove vive momenti di grande tenerezza. Viene baciata da baci dolcissimi donati da persone che non conosce, con le quali non c'è altro trasporto se non questa enorme dolcezza e naturalezza nell'esternarla. Sono sogni che la fanno risvegliare serena e che però la imbarazzano un po' e talvolta la fanno molto sorridere, soprattutto quando riconosce i suoi compagni. Capita infatti che siano personaggi noti ma non per la loro avvenenza o desiderabilità. Nel sogno non interpretano se stessi: semplicemente sono i datori di una tenerezza accolta con serenità e coinvolgimento. Macabea forse preferirebbe sognare qualcuno di più bello, di più facilmente nominabile; qualcuno che abbia titolo per rientrare nell'immaginario onirico di una donna della sua età, ma ai sogni non si comanda, però li si può interrogare.  Perché Macabea sogna tanta tenerezza ad avvolgerla? Quanta non ne tr

Piccoli esercizi di felicità quotidiana. 40

Riabbracciare l'abbraccio più bello. Camminare ascoltando una storia da chi la sa raccontare. Sbattere contro una porta impenetrabile, chiudere gli occhi, sentire il magone salire, respirare lentamente e mandarlo giù.

Macabea che sbaglia. Forse.

Macabea viene rimproverata spesso. I rimproveri fanno male sempre, se poi arrivano da chi ci ama e amiamo fanno anche più male. Le viene spesso rimproverato il tono sbagliato, la voce sbagliata, le parole, i modi. Tutto sbagliato. Qualche settimana fa il rimprovero le ha fatto particolarmente male perché arrivato dopo un grande impegno di pazienza e attenzione e cura che non è stato abbastanza compreso e sicuramente non abbastanza portato a compimento. Macabea si accorge quando la sua voce non è quella che vorrebbe avere. Soprattutto con chi in questo momento è fragile e ha necessità di un accudimento speciale. Continua a provare e a   impegnarsi ben sapendo che quello che farà non sarà mai abbastanza e mai come lo vorrebbero coloro che lo ricevono. Ma dopo l’ultimo rimprovero, molto duro, dopo aver bagnato con lacrime molto salate la ferita, Macabea ha compreso qualcosa di importante. Chi la rimprovera ha disegnato una Macabea che non c’è, che le somiglia, ma che non è lei. Chi la

Sembrava Bellezza

La scrittura di Teresa Ciabatti somiglia a un labirinto di intelligenti intrecci: impossibile non perdercisi. E’ scarno e asciutto; non fa sconti, chiede impegno e restituisce dubbi. I libri di Teresa Ciabatti che ho letto finora non mi sono piaciuti. “La più amata” e ora “Sembrava bellezza” mi hanno infastidita come poche altre volte è capitato. Potrebbe essere un pregio se a infastidirmi fossero state le storie scomode, ma ciò che mi ha stancato è il gioco di specchi tra l’autrice e la voce narrante. Un gioco costruito con supponenza e un inutile egocentrismo. Sembrava bellezza parla con la voce di una scrittrice alla soglia dei cinquant’anni, che ha raggiunto il successo tardi e che ora ha l’impressione che stia svanendo. Una donna con un successo esteriore e troppe macerie dentro. E’ stata una adolescente sbagliata e inadeguata, non abbastanza carina e poco amata (ci sono adolescenti che si sono sentite diverse da questa descrizione?). E’ una donna separata e con relazioni ins

Piccoli esercizi di felicità quotidiana. 39

Cantare almeno una canzone al giorno. Ad alta voce e non necessariamente mentre sono sola in auto. Iniziare a collezionare i sogni belli da ricordare: quelli in cui si entra e quelli in cui ci lasciano entrare. Non temere di disturbare e mandarlo, quel messaggio, farla, quella telefonata; proporre di vedersi, parlare, incontrare, abbracciare almeno con il cuore. E lasciarsi abbracciare. Dedicare pochi minuti al giorno a contare i propri respiri senza che sia un modo per inghiottire i pensieri sgradevoli, ma un'occasione per liberarsene.