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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

Nel frattempo...

...provo a non ricordare. Perchè il dolore è ancora tutto lì. E adesso sembra anche di cattivo gusto raccontarlo o provare a condividerlo. ...provo invece a fermare i momenti belli che questo aprile ha portato con sè. ...provo a riempire un silenzio cui non sono abituata. ...provo a lasciarmi trasportare dalla consapevolezza che mi ha presa pochi minuti fa, quando ho realizzato che mi attendono dieci giorni lontano dall'ufficio. ...provo a non avere aspettative, ma speranze.

La felicità in un attimo

"C'è un'ape che se posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va… Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa" (Trilussa) Ecco. Respiro. E trattengo a stento la gioia nel sentire il calore di quella voce che mi fa sentire accudita. Respiro con tutto il corpo. E nel rossore che mi prende e che stenta ad andarsene, nello stomaco in subbuglio che non ne voleva sapere di mangiare, ci sono i sogni brutti che si sciolgono, la paura che dissolve piano, il sollievo nei cuori che abbracciano il mio. Ecco. Respiro.  E ringrazio.

Paura

La verità è che ho paura. E che la paura più difficile da tenere a bada è quella che leggi in chi ti sta accanto. La verità è che sarebbe più facile avere paura da sola. E magari non sentirsi in colpa per questo. La verità è che i sogni mi fanno temere il sonno. La verità è che il mio egocentrismo mi fa vedere segni ovunque. La verità è che ho paura. E che vorrei poter aver paura da sola.

Mettiti comodo

E lasciati abbracciare dal sole. Mettiti comodo. Gli occhi chiusi, i pensieri leggeri, i gesti lenti e un po' pigri. Mettiti comodo. Annusa il profumo del rossore per parole quasi senza voce. Mettiti comodo. Ascolta l'acqua e sentine la corsa fresca sotto il sole caldo. Ascolta il ronzio del risveglio di questa primavera che più bella non si può. Mettiti comodo. E non pensare a niente. E, se proprio non ci riesci, pensa a un bacio. Dato con occhi chiusi, pensieri leggeri, labbra pigre, gote rosse, profumato di acqua e di sole e di azzurro. E di me.

Sei come sei

In pochi mesi due storie di amore e diversità. E mentre scrivo amore e diversità, ne colgo la contraddizione, ché l'amore non si classifica e la diversità presuppone una normalità difficilmente individuabile come certa. Certo è che la Mazzucco racconta la storia di una amore omosessuale con la naturalezza che era mancata al libro della Mazzantini. (Splendore) "Sei come sei" è la storia di Eva figlia di due uomini, diversissimi tra loro ma legati da un amore naturale e profondo al punto da farli decidere di diventare padri. E' la storia di una ragazzina che viene bruscamente privata dei suoi affetti per un destino imprevisto e soprattutto per la certezza di alcuni di sapere cos'è giusto e normale. E' la storia di una cattiveria subita fino a farla propria e della fuga davanti a quella cattiveria che ci ha sorpresi. E' la storia di un coraggio ingenuo e  incosciente mosso dal bisogno di andarselo a riprendere quell'amore che ci hanno tolto. Forse

Sorrido

Sorrido. Dopo i giorni di desideri realizzati. Sorrido. Con il dolore leggero che mi ricorda un pensiero pesate. Sorrido. Si attraversano tempi che cambiano la prospettiva, almeno per un po', forse per sempre. In un attimo il relativo appare in tutta la sua pochezza invadente e indispensabile. In un battere di ciglia si scoprono infinite sfumature di luce. In una riga di parole si svelano sentimenti che cambiano corrispondenza. Sorrido. Per ricordarmi che oggi sono più forte di ieri.