La vita invisibile di Euridice Gusmao
Per qualche giorno sono stata Euridice. Ne ho compreso i silenzi, gli altrove in cui abitare per resistere ai giorni quando sono sono della nostra misura. Ho pensato alla scelta del suo nome e al mito che richiama. Euridice Gusmao parla poco, nel libro. Sappiamo cosa pensava la ninfa Euridice? Per alcuni giorni ho seguito Euridice e la sorella Guida e anche al suo nome ho pensato tanto. Prima perché non facevo che leggere "Giuda" (e in qualche modo Guida tradisce Euridice e ne è anche la migliore amica come lo era, forse, l'apostolo che tradendo Gesù gli ha consentito di risorgere) e poi perché lei la sua vita l'ha guidata a dispetto di tutto e di tutti, finanche di se stessa. Ho seguito anche Zelia, la vicina di casa che dà voce a tutte le nostre invidie, ai nostri sguardi da dietro una tenda, alla nostra incapacità di amare ciò in cui siamo. Le pagine scorrono leggere, ironiche, mai banali. C'è molto Brasile: molta luce e molto bu