Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Illuminazioni faticose

Macabea soffre di illuminazioni faticose, in questi giorni. Improvvisamente Macabea "sa" e non riesce a più a nascondere, o alleggerire, alcune verità. Ha iniziato diversi post per cercare di comprendere le favole che si è raccontata finora, poi ha capito che iniziavano ad essere numerose e ora non sa se ha voglia di svelarsele tutte fino in fondo, lasciandone traccia su di una pagina. Forse anche in tutta questa consapevolezza ci sarà luce, un giorno. Per il momento pensa che il solo segno tangibile di tanto sapere siano i dolori che le bloccano gli arti e, purtroppo, non i pensieri.

Basta poco

Ascolto i miei figli parlare tra loro. L'incanto è nel sentirli tanto ricchi di pensieri, di parole, di capacità di confrontarsi, anche polemicamente, intorno a questioni solo apparentemente di poco conto. Sentirli così vicini mi regala la speranza che non saranno mai soli, finché sapranno di aversi. E' sera tardi quando distraggo F. dal suo ripasso per condividere una tisana e qualche idea. Mi trovo a dialogare con un adulto che splende della freschezza dei suoi pochi anni. Mi definisce, con chiarezza rara, la risposta a una domanda che mi segue da alcuni giorni (e che non può avere una risposta definitiva) lasciando aperto il dialogo e donandomi una capacità di sintesi che non riuscivo a trovare. E' ancora più tardi quando accompagno A.nelle sua ricerca di riposo. Una bevanda bollente che la pervada e la copra e le mie parole sussurrate all'orecchio come un tempo le cantavo una ninnananna composta per lei soltanto. Mi trovo abbracciata a questa giovane donna ric

Gli Autunnali

Scelgo un libro non a caso e scopro che racconta di te, di noi. Sa, il protagonista, che racconta una storia che è anche sua, oltre che nostra? Cosa sa di te, se qualcosa sa? Cosa immagina? E' una profezia di se stesso? E tu? E io? E la foto che tiene in tasca e ritrova poi in un corpo vivo? E' lei? I libri sono creature imprevedibili. Ci scelgono anche se pensiamo di essere noi a sceglierli. Ecco perché non posso non leggerlo: perché devo chiuderlo, per poter chiudere anche uno dei nostri capitoli. Chi scrive i libri? L'autore il cui nome compare in copertina o il lettore che da quella copertina, e da quel nome, si fa scegliere? Mettendo da parte, provando a chiuderli in un cassetto, i pensieri personali, "Gli autunnali", di Luca Ricci è un libro che si può anche non leggere, titolo e copertina ne sono, a mio avviso, la parte migliore. Per tutto il resto,  https://www.criticaletteraria.org/2018/04/gli-autunnali-luca-ricci.html

L'educazione delle donne che parlano

Immagine
Ho chiuso L'educazione per lo stesso motivo per cui l'ho aperto.  Una parte della mia famiglia è coinvolta in una storia parallela, anche se forse meno estrema, di quella raccontata da Tara Westover.  Il disturbo mentale nascosto da una scelta di adesione totale, assoluta, a un credo religioso che chiede l'abiura a ogni libero pensiero e, in questo modo, solleva da ogni responsabilità di scegliere. Il fallimento di una relazione che non può finire e che si racconta come la migliore tra tutte quelle possibili. L'affidarsi senza tentennamenti a risposte che altri hanno formulato per noi, per non concedersi la fatica e la responsabilità della scelta. La violenza che tutto questo regge e che colpisce anche chi da questo disegno resta fuori. Tara ne esce studiando, educandosi a pensare e a pensarsi come altro da questa famiglia che è un universo parallelo a ogni altro. Non è un libro memorabile: la scrittura è piana, semplice, senza pretese di letteratura c

Distanza di sicurezza

Ci sono stati giorni in cui Macabea avrebbe allungato una mano a pulire l'angolo del tuo sorriso. Ora ha mani legate da borse troppo pesanti che deve portare da sola. E tu sei oltre lo steccato, a distanza di sicurezza. E di mano.