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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

Freddo

Avrei bisogno delle parole giuste per alleggerire i miei pensieri di oggi. Le parole giuste da pronunciare, da scrivere. E le parole giuste da ascoltare. Nulla di tutto questo. E' silenzio, oggi, che mi veste. Possono essere banalità, a ferire. E le ferite banali possono aver necessità di tempi lunghi, per guarire. Restano le pagine dei libri dove nascondersi per un po'. Il cielo troppo bello, la gioia assoluta e leggera dei bambini, una città che abbraccia il mondo. E il mio cuore che continua a sentire freddo.

Piove

Ascolto la pioggia sul tetto. Non ho più parole mie che desidero ascoltare. Ho solo desideri destinati a schiantarsi. E il silenzio di questa notte è lo schianto che mette a nudo la mia mancanza. Mia colpa, mia colpa, mia colpa. Mi trasferisco in un angolo nascosto.

Luce

Il cielo ha liberato l'orizzonte e un azzurro che acceca. I campi arati sono pronti. Gli alberi hanno lasciato cadere i petali per sostituirli con foglie ancora troppo piccole per immaginare l'ombra che placherà la prossima estate. Le finestre senza le tende lasciano entrare la luce che sembrava aver dimenticato i giorni. L'aria profuma della neve che ha sorpreso le montagne. E' un giorno bello. Da respirare a fondo.

Pulizie pasquali

Pasqua è passata. Resta il desiderio di un risveglio rallentato dal freddo di ritorno, dal cielo che non si decide a scoprire le cime. Resta la voce roca e il respiro faticoso. Resta la croce ritrovata il venerdì, e la stessa, vuota, qualche giorno dopo. Giorni di letture avide. Di inciampi tra pagine che non si riescono a chiudere. La mia sorpresa. Giorni di pensieri a capriole. Come sempre. Di sogni notturni affollati. Come sempre. Di acqua che scivola sulla pelle portando via ciò che altrove non si può mostrare. Anche Pasqua è passata. Resta il desiderio di finestre spalancate, di profumo di bucato, di sole a scaldare i muri e le ossa e a illuminare i pensieri fino a cancellarli.