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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

A.

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Vorrei dirti parole che volessi ascoltare. Vorrei fossero parole non per farti piacere, ma per farti sentire compresa. Vorrei fossero parole che abbracciano e vorrei sentirti sciogliere nel loro abbraccio. Invece quando ti abbraccio, anche senza parole, sembri a disagio, rigida e con il solo desiderio di liberarti di quell'abbraccio. E le mie braccia si riempiono di gelo e il cuore, per un attimo che dura anche ora, se ci penso, si ferma. Vorrei saper tacere del silenzio che vorresti. Vorrei sapere quel tacere, non per farti sentire sola, spiegata malamente, raccontata malamente; ma un tacere che ti facesse sentire accolta e, ancora, compresa. Perché l'impossibilità  di comprendere quello che pensi, come lo pensi, come ti racconti è il mistero doloroso che stiamo vivendo. Guardarti mentre ti perdi è un dolore che sopporterei senza fiatare, se sapessi che ti porta alla luce. Guardarti da lontano è un dolore che sopporterei senza respirare, se sapessi che ti porta a casa

Che non finisse mai quel dondolio

Tu non ricordi ma in un tempo così lontano che non sembra stato ci siamo dondolati su un'altalena sola Che non finisse mai quel dondolio fu l'unica preghiera in senso stretto che in tutta la mia vita io abbia levato al cielo (M.Mari) Se non ci fosse la poesia, la mia voce non troverebbe suono. Se non ci fossero le parole scritte da altri per me, la mia voce non sarebbe. La mia voce è silenzio che parla con parole d'altri. Ogni ferita è più lunga a guarire. Ogni silenzio più difficile da tacere.

Piccoli pezzi

Desideravo un altro piccolo esercizio di felicità che gira da un po' tra i miei pensieri, invece mi sento così a pezzi, ma pezzi piccoli e uno diverso dall'altro, che non posso. Ciò che posso è cercare i cerotti della giusta misura per tenermi insieme. Mi chiedo quando arriverà il giorno in cui non serviranno che quelli più piccoli e solo così, per prudenza. C'è chi riesce a mandare in frantumi il mio cuore con precisione chirurgica e poche frasi. C'è chi riesce a farmi sentire sempre la ragazzina che delude le aspettative, quella che non fa e non è mai abbastanza. E poi ci sono io. Volevo respirare l'odore del mare, oggi. Nel vento freddo che qui sembra portare il profumo della neve e invece, in spiaggia, avrebbe portato sale sulle labbra e tra i capelli. Volevo un vento che impedisse di sentire la fatica del mio respiro. Invece sono rimasta qui. A pezzi che nessuno raccoglie. Nemmeno io.