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Visualizzazione dei post da giugno, 2009

Regalo

"Maestrale" S'è rifatta la calma nell'aria: tra gli scogli parlotta la maretta. Sulla costa quietata,nei broli,qualche palma a pena svetta. Una carezza disfiora la linea del mare e la scompigli un attimo, soffio lieve che s'infrange e ancora il cammino ripiglia. ...

Primo giorno d'estate

Cielo terso di luce sulle montagne e, sopra di noi, questa trasparente nuvola gialla di tramonto che porta un lieve ticchettio di pioggia: le streghe si stanno lavando i capelli. Fa quasi freddo sul mio terrazzino e la pelle rabbrividita cerca calore in un insolito plaid. Tutti a letto presto, stasera. Sono stati giorni intensi e pieni. Domattina all'alba sarò ancora qui. Ora mi rifugerò tra cuscini e coperte con un libro per non pensare e provare a non sentirti così lontano. La tua voce, poco fa, mi è sembrata un dono insperato e troppo breve per essere afferrato. Ascolto la pioggia che da sempre mi fa sentire meno sola e mi riempio di luce calda e aria fresca. E non so fare a meno di pensarti.

"Divertiti"

"Divertiti" "Spero solo di staccare. Ho questo obiettivo. Tanti parchi...Non ho neanche un libro. Staccare" Mi sento sola. E un po' tradita.

Notte scura

Il dolore acuto di questi giorni lascerà segni profondi. Nei miei occhi stanchi, nelle mie mani trattenute, nelle mie parole perse. Non so quale sia la mia colpa originale da espiare e vorrei saperlo fare in totale e isolata solitudine. Invece sono qui. Contagiosa e contaminata. Voglio una risposta sola e lunga come una vita. Voglio un sì. Vorrei saper accogliere con amore il no. Voglio porte aperte. Vorrei saper lasciare chiuse le porte che ho preso in faccia. Vorrei una voce costante e colorata di musica. Voglio rassicurazione e fierezza. E consapevole gioia tranquilla. Quando finiranno di scendere le mie lacrime senza che sappia trattenerle? Quando tornerò a sentire il mio cuore serenamente leggero? Domattina mi alzerò presto e inizierò la giornata nel frastuono degli uccelli, su questo terrazzo da dove scrivo e dove cerco un refolo che mi porti via i pensieri neri come il cielo di stanotte. Pioverà? Incredibile come tutto continui sempre e comunque... Posso sorridere, m

Tagli

Un taglio deciso. ad estirpare un utero sterile e svuotare gonfi pensieri. Un tagio netto. a svuotare seni come noci secche. Un taglio solo e definitivo. E una ferita. per sanguinare a vista.
sfinita. e vuota.

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quello che assolutamente mi manca è la disciplina necessaria ai sogni. è perchè non riesco a smettere di credere ai miracoli. sto malissimo

Chiudere le porte

Non so da dove cominciare. Non so neppure perché cominciare... Non so il senso di miei pensieri raccontati a me soltanto, persi nel vuoto cosmico che mi circonda, che fanno eco nella mia testa e lì si fermano. Però se non lo faccio qui continuano a rimbalzarmi dentro, e allora ci provo, con ancora la minuscola speranza di un minuscolo miracolo. Ancora una volta ho toccato la mia estraneità. Il mio non essere in grado di conservare e far crescere relazioni di amicizia. Forse sono anche un po' gelosa, perché non capisco cosa ci sia di tanto diverso e sbagliato in me da impedirmi di essere parte, di sentirmi parte. Ed è sempre stato così, da sempre. E da sempre, a momenti, fingo di dimenticarlo e poi BUM! mi si chiude una porta in faccia. E non so raccontarlo perchè piangerei, e poi a chi? Sono assolutamente, irrimediabilmente sola. Da sempre. E non riesco ad abituarmici. Sopravvivo e affondo e poi sopravvivo per affondare ancora. Non credo che le rivedrò più. Gli ultimi anni son