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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Basta questo

Guardo la neve che è arrivata così vicina. E la guardo tra le trame sottile di una tenda e dalla cornice di una vecchia finestra sul cui davanzale ha trovato rifugio un geranio fiorito nella confusione di un autunno che sembrava un principio di estate. Potrei essere ovunque. Ma sono a casa. Ho la testa che rimbomba di pensieri, come sempre, e di un’influenza intempestiva come mai prima. C’è stato un tempo in cui l’influenza voleva dire il lettone della mamma e del papà, le coccole della nonna e un sentirsi sospesi nella concessione di lussi altrimenti impossibili. Poi è diventata l’influenza, rara, dei miei figli e la possibilità di coccolarli mischiando il calore dei corpi ai baci che altrimenti venivano schivati dall’urgenza dei giochi. Da tanto tempo non scrivo. Continuo a portare con me taccuini che restano chiusi e penne stilografiche con l’inchiostro ormai secco. I miei pensieri continuano a mulinare sotto forma di parole tracciate e allora, per illudermi di non smarrirli, li