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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Piccoli esercizi di felicità quotidiana.45

Il sole sul volto che chiude gli occhi. E i pensieri. Imparare la gratitudine delle briciole. Perché in ogni minuscolo gesto si può cogliere bellezza.  L'impegno nel ricordarsene. I fiori gialli, inaspettati, sulla mia scrivania. L'attesa di un pacchettino che si sa in arrivo. Sulle dita il profumo del mio dolce preferito. Essere tutti insieme. E non pensare che sia scontato.

11 Febbraio

La notte che ti ho cercato lungo il fiume, guardando dal ponte e poi per il sentiero tra i più belli che si possono camminare. La notte che ti ho cercato disordinatamente per strade a caso, troppo affollate o troppo deserte per trovarti. La notte che ho pensato di averti perduto e mentre lo pensavo ho sentito che ti avrei ritrovato perché non c’era stata alcuna lacerazione in un pensiero così enorme e indicibile. La notte in cui sei morto. Quando ti ho saputo al sicuro tra mura amiche pensavo di averti ritrovato, poi ho capito che sei morto. E adesso mi manchi immensamente: un buco nero che mi riempie e mi vuota di tutto. Posso vederti, parlarti, abbracciarti. Posso sentire mentre ripeti le lezioni ad alta voce. Possiamo discutere e ridere ancora insieme. Ma tu, che hai abitato con noi, che abbiamo amato per 18 anni, non ci sei più. Con noi vive e si muove e occupa spazio un altro Tu, che amiamo immensamente ma che non riconosciamo. Un buco nero da riempire o vuotare del tutto per ri