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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

Bilanci

I doni non si meritano, si accolgono con gratitudine lieve. I ricordi si imprimono nel cuore e si conservano per i giorni vuoti o per quelli tanto pieni da non avere respiro. Gli anni si contano, si camminano, si masticano e si dimenticano. Le ferite non si dimenticano, si masticano, si sudano. Parole minuscole annodano lo stomaco, gesti impercettibili regalano felicità inattese. Nelle giornate illuminate dal sole, barcollo tra la nebbia e in una giornata di cieli impetuosi i colori vividi mi portano alla meta. Altri erano i pensieri per questa sera, questi i pensieri che si sono scritti.

Bisbigli

Bisbiglio a orecchie che dormono "ti voglio bene" e a volte mi risponde un sorriso leggero, altre un sospiro. Ma talvola accade un miracolo piccolino e ricevo in dono un bisbiglio: "anch'io".

Capita

"Tu sei un corpo che vive, io sono un corpo che vive, nient'altro" Capita di capire con difficoltà, capita di non capire affatto e di non rassegnarsi ad accettare. Capita di interpretare segnali come fossero la realizzazione dei nostri sogni o la loro negazione. E poi capita di svegliarsi nel mezzo della notte per un dolore fisico acuto, tanto acuto da non potersi alzare, e capita anche di riuscire a riaddormentarsi perché sognato, il dolore, è più sopportabile. Capita di risvegliarsi in una mattina carica di grigi pesanti e di non riuscire a riconoscere la primavera. E poi capita di essere costrette ad affrontare la giornata come ci fosse il sole (o una pioggia rumorosa a tenerci compagnia). Capita di arrivara a sera zoppicando e di accendere un pc per vedere un volto e sentire una voce e sfiorare le labbra con un dito attraverso lo schermo. Si pensano parole che non si dicono e a volte non si riesce neppure a pensare. Si pensa che non si riesce a capire questo pe

In bilico

Chiudere. Voltare pagina. Fine. Ricominciare. Nuovo inizio. Io mi sento in bilico. Affacciata sul precipizio, tengo le braccia spalancate per non cadere. Tra le mie braccia, invece, sei caduto tu e insieme precipitiamo o voliamo in alto. In bilico so che mi piace il volo o il salto. So che ho bisogno di vedere le tue mani sulla tastiera, di sentire la tua pelle e immaginare le tue labbra sulle mie, le tue mani sul mio corpo. So che stasera mi sento piena di te che non sei qui e che mi manchi fino a togliere il fiato. In bilico, ad un tratto, senza preavviso, torna il morso allo stomaco, il senso di nausea, l'insicurezza e il dolore acuto. Quando ti guardo e non te ne accorgi perché sei lontano, perso nei tuoi pensieri, o nel tuo respiro assonnato. Quando la tua voce non mi appartiene, quando le tue dita non sono su di me. Mi sento in bilico e ho bisogno delle tue parole certe e rassicuranti. Di conferme che ho timidezza a pronunciare. Mi sento in bilico e ho paura di scoprire

confusione

Immagine
Fra le mie dita tenevo un gioiello Quando mi addormentai. La giornata era calda, era tediosio il vento E dissi: "Durerà". Sgridai al risveglio le dita incolpevoli, La gemma era sparita. Ora solo un ricordo di ametista A me rimane. Credevo fossimo protagonisti di un miracolo che temo perduto. Non capisco più i miei pensieri.