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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

Piccoli esercizi di felicità quotidiana. 46

Impormi il tentativo dei piccoli esercizi di felicità quotidiana quando anche solo la parola felicità spaventa. Cercare un ordine, una disciplina che non mi appartengono perché ho bisogno di qualcosa che mi mantenga in piedi.  Allora la sveglia, la colazione con calma,  i giornali o un libro invece del gr, il caffè bollente, la trasmissione radio preferita. Truccarmi con cura, un rossetto nuovo; concedere ai capelli di restare confusi e sentirli come un abito perfetto. Apparecchiare la tavola anche per un piatto solitario e cucinare dedicandosi tempo e cura. Perdonarmi, se il tempo resta vuoto per il timore di non saperlo riempire e imparare a dormire in una casa vuota e troppo silenziosa. Perdonarmi  le lacrime quando arrivano e lasciare al magone il tempo di sciogliersi. Volermi bene. Ho il cuore sparpagliato e i pensieri stretti a chi è lontano. Arriverà il giorno in cui questi giorni saranno sbiaditi e lontani. Ostinarsi a crederci. 

Settembre

Forse è per addolcire il ritorno che piove? Ma c'è ritorno quando i cuori sono sparpagliati in un dove che per ciascuno è differente? Macabea ha attraversato un'estate sospesa in un non tempo, senza saper trovare parole e senza cercarle per il timore di acuire il dolore, se le avesse trovate. Ha spento anche i pensieri che volessero andare oltre l'adesso per il timore di infrangere l'attesa di un domani o anche solo di un poi. Eppure Macabea sa che deve prendere una pagina bianca e riempirla della cronaca di queste settimane, di questi mesi, per liberare la voce che le impedisce il respiro. Lo farà quando in fondo alla pagina potrà mettere un punto, girare il foglio e trovare una pagina bianca ancora tutta da riempire.  Nell'attesa tace e mette in silenzio le parole che non sa trovare e i pensieri che non vuole pensare . Nell'attesa Macabea ritorna. O forse parte per ritornare.