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Visualizzazione dei post da marzo, 2006

Parole, parole

Perchè qualcuno dovrebbe leggere quello che scrivo qui? e come arrivare tra queste pagine? Oggi ero nella consueta attesa di interrogare un ente pubblico. Seduta accanto a me una signora (di cinquant'anni?) parlava con un'amica incontrata per caso: marito, figli, lavoro, scuola; un trasloco. Poi, rimasta sola, ha estratto dalla borsetta un foglio A4, lo ha dispiegato e ha letto. Sono curiosissima e ho deliberatamente sbirciato. Era una email e iniziava con "Mirella mia adorata". Non ho letto altro. Un po' per il timore di una triste figuraccia, ma soprattutto perchè volevo poter inventare una storia assoluta su quella lettera. Ed è capitato proprio ora che sto finendo di leggere un libro che racconta di lettere. Un libro che ho comprato per il titolo, bellissimo, che è a sua volta una citazione di Kafka, se non ricordo male ("Che tu sia per me il coltello" D.Grossman). Un po' ho invidiato Mirella. Aveva tra le mani un bene prezioso: parole che le e

La sorpresa

"Guardarsi allo specchio e dirsi meravigliata: come sono misteriosa. Sono così delicata e forte. E la curva delle labbra ha serbato l'innocenza. Non c'è uomo o donna che non si sia guardato per caso allo specchio senza rimanerne sorpreso. Per una frazione di secondo ci vediamo come un oggetto che è guardato. Ciò si chiamerebbe forse narcisismo, ma io lo chiamerei: gioia di essere. Gioia di trovare nella figura esterna la eco della figura interiore: ah, allora è vero che non mi sono immaginata, io esisto." C.Lispector

Per fare un prato

Il mio stupore è sempre nuovo davanti all'amore che basta a se stesso. Incredibile come si crei respiro in una stanza chiusa, luce in una notte senza luna, acqua in un deserto. La capacità di sentire il passo più leggero, di avere occhi ben aperti là dove tutti giocano a mosca cieca. Non è cambiato niente. Forse. Oppure è cambiata una piccola cosa: che non ha un nome definito, che non possiede colore folgorante, che non si annuncia con una musica da alleggerire il piede, ma che è più tenacemente inevitabile di qualsiasi altro sentimento. Ogni parola d'amore è ridicola a dirsi e assolutamente importante da viversi. Voglio essere ridicola. E viva. La Bellezza non ha causa: Esiste. Inseguile e sparisce. Non inseguirla e rimane. Sai afferrare le crespe Del prato, quando il vento Vi avvolge le sue dita? Iddio provvederà Perché non ti riesca. (Emily Dickinson)

Diario

Probabilmento scelgo il modo sbagliato, il momento sbagliato; come quasi sempre. Ma il solo modo che ho, stasera, per parlare è farlo come se scrivessi il mio solito adolescenziale diario di carta. Lo faccio qui. Non so se arriverà, ma scrivere una lettera è più difficile da sopportare; si finisce sempre con l'aspettare una risposta che non arriva quasi mai. Una lettera devo ricopiarla in bella e finisco per tagliare sempre troppo. Qui correggo subito e decido di non rileggere. Un clic e via. In questi giorni scrivo tanto per me. Quasi mai direttamente di me. Stasera torno a leccare le mie ferite. Ferite che sono sempre le stesse perché mi guardo bene dal farle guarire... Ecco cosa fatico a sopportare. Il disprezzo tagliente verso tutto ciò che ci circonda. Sarà la mia nascosta vocazione di avvocato d'ufficio per le cause perse o quella, palese, di bastian contrario, ma non riesco a non prendere le parti di ciò che, forse anche giustamente, viene dileggiato senza possibilità