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Visualizzazione dei post da marzo, 2008
Il sole, finalmente! E il profumo della primavera.

Desiderio

La miglior eredità è il desiderio. Io desidero una pancia tonda e piena. Per egoismo, per sentirmi parte di un incredibile e misterioso ed eterno ingranaggio. Una pancia tonda e viva da portare fiera. Gambe gonfie per un buon motivo. Seni turgidi e prorompenti. Desidero condividere l'attesa con i miei bimbi e con loro meravigliarmi. Desidero stupirmi ancora del primo battito e del primo frullo. E tenerti la mano in tutto questo. E poi il dolore che sembra insopportabile: che non scordi, come ti dicono le mamme per incoraggiarti, ma che arrivi ad amare. E poi l'incontro e il riconoscersi. Le notti interminabili e il profumo ineguagliabile. Desidero sentirmi la primavera dentro. Porterò dentro il mio desiderio e lo nutrirò di niente finché mi lascerà.

Quattro

1. La lettera di carta che mi ero ripromessa di scrivere non è mai stata composta, però vecchie lettere spedite tanti anni fa sono state ritrovate, toccate e usate. Il loro essere passato è raccontato da francobolli ormai scomparsi che ora andranno a coprire lacune di un'altrettanto passata collezione. Niente sparisce, nulla si perde. 2. Mi avvilisce profondamente pensare che la prima donna candidata alla guida del governo nel nostro Paese sia proposta da un partito di estrema destra e sia la Santanchè. 3. Pelle, unghie e lingua. Ho bisogno di tempo per ritrovare la mia pelle, le mie unghie, la mia lingua: non mi riconosco. Forse avrei bisogno di uno specchio che mi rimandasse la mia immagine e il mio esserci. 4.Continuo a respirare profondamente e a soffiare forte e lentamente.

In ritardo...

Un 8 marzo di diversi anni fa ho regalato una lettera ad un uomo che amavo. Non ricordo cosa raccontavo o perché avessi scelto proprio quel giorno per raccontarmi. Mi sembra che fossimo in una stazione, davanti ad uno dei tanti treni che hanno visto il nostro salutarci e ritrovarci. Oggi, che l'8marzo è alle porte, vorrei scrivere ancora all'uomo che amo. Perché da troppo tempo non lo faccio, perché da tanti giorni mi nascondo. Ma come tutti i gesti non usuali sembrano impacciati, così i miei pensieri non trovano forma nella lettera che desidero. I desideri condivisi non si realizzano. I sogni ad occhi socchiusi mi hanno lasciata. La sera mi addormento subito dopo aver spento la luce per non annegare in pensieri che non desidero. Nelle ultime settimane il mio proposito è stato di respirare e soffiare intensamente ogni volta che qualcosa mi si appiccicava addosso: un gesto mancato, una parola sgradita, un pensiero non rivolto. Voglio che il pesante mi scivoli via senza la