Macabea si chiede

Può esistere il perdono per qualcosa che non è? L'esercizio è quello della pazienza? O della lucida distrazione dello sguardo che vorrebbe posarsi dove il vedere sarebbe doloroso?
Fingere di ignorare è perdono? E perdono equivale a un'accogliente accettazione o è rassegnazione a una realtà che non si può cambiare se non con un ribaltamento di equilibri fragili? E ne varrebbe la pena?

Esistono domande a cui non si può rispondere. E questa è salvezza da pensieri altrimenti insopportabili.


Esistono giorni che partono lievi e diventano corse in apnea mentre fuori dalla finestra splende il sole e il tempo sembra gentile.



Commenti

Post popolari in questo blog

Pausa

Estate