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“Tu arrivi come una domanda a cui non chiedi di saper rispondere”

Oppure sì?

Ti guardo e vedo i miei occhi; ma i tuoi sono più verdi, più grigi, più blu. Più.
Ti guardo e vedo i tuoi capelli che sembri voler trattenere dal prendere il volo; prima o poi capirai che invece i capelli confusi danno respiro ai pensieri ancor più confusi che appartengono a quelli come noi.
Ti guardo e vedo le tue spalle larghe, le tue mani fragili, le tue labbra grandi che mi ricordano tanto quelle della mia nonna.


Ti guardo e mi sento guardata dal tuo intuire senza forse comprendere.
Ti guardo e vedo il tuo sguardo sul mondo; che per te è casa, specchio empatico nonostante la dichiarata estraneità.

Lo vedo che ti accorgi di ogni cosa; lo so che sei attento, accogliente e protettivo. Anche quando ti mostri distante e ruvido e ogni tanto ostile.

Sono orgogliosa delle tue passioni e della tua curiosità bambina che hai saputo nutrire e far crescere e diventare impegno, impegni. E sono felice che in tutto questo rimanga spazio per la fantasia dei libri e per la morbidezza dei pupazzi e dei cuscini.

Sono orgogliosa di sentirmi dire che ci somigliamo e mi si riempie il cuore ricordando che siamo fatti con la stessa ricetta buona e complicata; che possiamo anche bisticciare e ferirci, e usare parole che tagliano e lasciano cicatrici, ma poi ci riconosciamo e basterebbe una “spremuta” ad aggiustare le cose.

Ti guardo e vedo il bimbo buffo e coccolone che sei stato; e l’uomo che si china per abbracciarmi.

Ti guardo e vedo la luce e la meraviglia che sei anche se sembri non saperlo (ma io spero –e penso- che in fondo tu lo sappia, almeno ogni tanto, almeno un po’).

Ti guardo e penso alla prima volta che ti ho avuto fra le braccia insieme alla consapevolezza di quanto fossi speciale e di che compito importante e impegnativo ci aspettava, per essere i tuoi genitori.

Ti guardo oggi come ti guardavo quel giorno, come ti ho guardato ogni giorno di questi 18 anni. E ti guardo anche con uno sguardo che ogni volta è nuovo e pronto a lasciarsi stupire da te e dalla incredibile bellezza del tuo cuore e del tuo pensare.

Teniamoci per mano, per cuore. Io ho bisogno del tuo aiuto per essere la tua mamma. Tu spero possa sapere in ogni istante che la tua mamma è qui: di fianco a te, ogni volta che vorrai.

Buon compleanno, Piccoletto! Ti voglio bene.

Con tutto l'amore che so, la tua mamma xxo

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