L8 tutti i giorni dell'anno.

Il femminismo e il femminile che si incontrano con il maschile e lasciano il maschilismo. Il femminismo che consente sguardo vigile e attento e critico. Il femminile che lo completa rendendolo disponibile, accogliente e fertile. Il maschile che affianca, supporta e condivide.

Non mi appartiene molto la lotta gridata, ma le sono grata perché mi ha consentito di poter esprimere le mie idee anche sottovoce. Perché ha svelato con decisione l'urgenza sempre presente di mantenere il punto. Perché ha dato voce a chi nemmeno sapeva di poterla avere.

Il mio femminismo quotidiano è provare a scegliere con cura le parole da dire perché credo fortemente che dare nome significa riconoscere esistenza e dignità a persone, situazioni, accadimenti che altrimenti non esisterebbero.
Il mio femminismo quotidiano è guardare chi in questi tempi continua a urlare anche per me. È restare attenta perché quell'urlo non debba tacere.

È affacciarmi allo sguardo di mia figlia e di mio figlio e con loro scoprire la possibilità di altri orizzonti.

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