Troppo sole

Macabea ha sbottonato un po' il suo vestito nuovo, di cui non si era accorto nessuno, e ha lasciato che fosse il sole ad accarezzarla.

Macabea ha mandato parole precise, e alcune anche dal sorriso audace, che nessuno ha davvero sentito.

La promessa della primavera le fa spesso quest'effetto di risveglio, di necessità di attenzioni regalate che non dovrebbero essere cercate o addirittura chieste.

Macabea sa di non essere mai stata brava a esprimere i suoi desideri; sa che le volte che li ha espressi sono caduti in un silenzio assordante o in un diniego fermo. Probabilmente ha desideri che devono restare tali: siano minuscoli, come quello di oggi di essere accarezzata, o enormi come quello di un bambino che non poteva essere il suo. 

Macabea ha quasi imparato: a farsi i regali da sola, a sorridersi allo specchio, a dire molti più "sì" di quelli che avrebbe detto un tempo; ha imparato che sa avere delle amiche e che piace alle donne che le piacciono. 

Macabea, che ha imparato quanto possa essere forte e coraggiosa e bella, non riesce a imparare a rinunciare ai desideri. Perché in fondo non vuole farlo. 

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