Macabea che lascia socchiuse le porte

Macabea non ha mai saputo come si chiudono le porte e questo è stato spesso causa di fatica per i suoi pensieri e per il suo cuore.

Capitano giorni illuminati da un sole troppo caldo per la stagione; capitano giorni che scaldano la pelle come solo un sole inaspettato sa fare. Poi capitano giorni altrettanto luminosi in cui qualche porta bisogna chiuderla. Ma lei proprio non è capace e ha fatto pace con se stessa rinunciando a provarci ancora. 
Le porte di Macabea restano tutte socchiuse o, se riesce ad accostarle per bene, non ne possiede comunque la chiave. 

Ecco.
Oggi è uno di quei giorni.

Allora Macabea ha indossato un vestito più leggero, scarpe forse troppo alte e un rossetto che solo lei sa di avere. Ha portato dietro le orecchie capelli ancora corti ma che sembrano fremere per tornare confusi. Ha respirato lentamente e ha accostato la porta, senza chiuderla, ma farà molta attenzione a non sbirciare oltre, a non appoggiarsi casualmente proprio a quello stipite, a non inciampare in prossimità di quella soglia.
E se dovesse accadere, di sbirciare, appoggiarsi, inciampare, oggi sa che può tornare sui suoi passi e trovare chi l'aspetta: Macabea, che non smetterà mai di aspettare Macabea.


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