Vieni

Ho trovato un bigliettino, questa mattina, un reperto di un tempo perduto, di quando provavi ad amarmi. Mi hai detto che nella Recherche c'è anche il tempo ritrovato. Bisogna volerlo cercare, però.

Qualche mese fa mi hai chiesto quando ho smesso di ascoltarti. Non lo so. Non mi sembra di aver smesso. A volte prendo delle pause. Ti chiedo anche io quando hai smesso di ascoltarmi? Quando hai smesso di farmi domande? Da quanto non mi chiedi come sto? 

Attraversiamo questo tempo condiviso ciascuno con il proprio bagaglio di sopravvivenza. I tuoi dati, le mie parole di altri; l'analisi precisa e attenta, l'affidarsi a un altrettanto attento istinto. Il buio che illumini con la ragione, la luce che difendo dalla notte. 

Provo a scegliere di non sentire quello che la mia pelle sente senza essere toccata. Di non farmi domande a cui non voglio rispondere. Provo a colmare il mio bisogno di cura con gesti minuscoli che posso compiere da sola. Provo a lasciar cadere briciole di attenzione e cura per te. Te ne accorgi?

Provo a preservare il miracolo che ci è stato affidato e che abbiamo fatto di tutto per perdere. E' lui che non ci lascia perdere, che continua a tenerci fragilmente e tenacemente insieme. 

Parti con noi, domani. Ci saranno foglie bagnate e luminose d'autunno, il profumo della legna in un paese deserto. Ci saremo noi. Vieni.



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