Centuria

Cerco una bussola. O forse no. Forse mi accontenterò di ascoltare questo sottofondo di sinapsi che sono tornate momentaneamente frementi come ragazzine. Forse mi basterà la riscoperta dei miei pochi neuroni ancora recettivi che stanno spingendo per farsi spazio tra quelli dormienti. 
Tutta questa inaspettata vitalità proprio "fisica" e "materiale", nel mio cervello, per aver aperto il libro di Manganelli, Centuria, ed esserci caduta dentro. Tra lo stupore dell'inafferrabile e l'impossibilità di trascurarne il mistero. 
Qualche cosa è mutato. Per pochi giorni o per sempre si vedrà

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