Soffitti

Il soffitto del nostro bagno si sbriciola. 

Avevo chiesto l'intervento di un esperto come regalo per Natale e per un compleanno che pensavo valesse la cifra tonda raggiunta. Forse non ho saputo chiedere e il soffitto ha continuato a sbriciolarsi.
Ad aprile, approfittando di un fine settimana lungo, ho provato a rimediare io. L'avevo già fatto, in passato, ma questa volta ho provato a fare meglio: carteggiato, passato un aggrappante, tinteggiato: rispettando istruzioni e tempi di posa.
Speravo durasse almeno fino a settembre, ma sabato ho dovuto metterci una pezza prima che la muffa tornasse a mangiarselo. E sono allergica alla muffa, oltre che alle case trascurate.

Il soffitto che si sbriciola mi è sembrata la perfetta metafora della nostra famiglia. 
Ci stiamo sbriciolando pur con tutto il bene che ci vogliamo e io non so fermare lo smembramento. Metto pezze che non tengono e che non sono neppure sentite come necessarie da altri. Quindi il "problema" è solo mio. Come solo mio è il fastidio per un soffitto che si sbriciola. In fondo, basterebbe non alzare lo sguardo.

Perché non riesco a non vedere, a non sentire, a non alzare lo sguardo?
E perché mi sembra che nessuno posi davvero il suo sguardo su di me o provi a guardare, insieme a me, anche un soffitto che si sbriciola?

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