Riordino migliaia di foto. I ragazzi quando erano bimbi piccolissimi, piccoli e via via più grandi; buffi e meravigliosi sempre. I ragazzi che sono ora, distanti di un sottile mistero di riservatezza e autonomia; bellissimi e meravigliosi sempre. Noi con occhi meno stanchi e la pelle più liscia, i capelli senza i fili bianchi di oggi. Le persone care che non ci sono più e quelle che ci sono ancora.
Riordino i ricordi. Anzi no. Li lascio scomposti e sovrapposti mentre li condivido con voi che sapete dare il suono di una risata nuova a tutto.
Riordino il tempo che ho attraversato a volte senza quasi accorgermene e altre come se non fosse ancora passato. Riordino i giorni presenti perché arrivino preparati a quelli di domani. Per il futuro non so.
Chi riordina il mio cuore? Il mio desiderio di essere ancora corpo e abbraccio?
Chi riordina il mio pensare? Il mio bisogno di essere rassicurata e risolta?
Chi riordina il mio vuoto? La perdita di tutte le sicurezze che mi erano state raccontate e che mi ero narrata?
C’è il sole, fuori dalla mia finestra. Ma la mia finestra affaccia a nord: del sole ha solo l’ombra.

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