"Una pietruzza bianca, sulla quale è scritto un nome nuovo" (Apocalisse 2:17)

Respiro.
Accarezzo, stringendolo tra le mani, un piccolo sasso bianco.
Ho sempre amato le pietre, i sassi. Ne conservo molti. Solo ieri sera credo di averne compreso il motivo. E' il desiderio di appartenere a qualcuno che conosca il mio vero nome e lo custodisca con un amore che è più grande di ogni caduta.
Respiro e mentre penso al mio nome che ancora non conosco, penso anche al libro che sto leggendo e che proprio ieri raccontava di un nome negato.
Nessun incontro è per caso.

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