Piccoli esercizi di felicità quotidiana.29

Quando i giorni diventano un gioco duro da affrontare, si inventano mosse ben conosciute a cui affidarsi.
Allora si manda un messaggio a un fratello lontano solo sulla carta geografica; il fratello che si credeva perduto e che invece è tornato e che capirà anche il mio tacere.
Si racconta a un'amica di quanto possa essere detestabile non riuscire a ignorare il proprio sesto senso perché solo lei potrà dire "non ascoltare e stupiscilo" e poi accogliere il mio "sono troppo stanca".
Con un'altra amica si condivide il sollievo di una scelta finalmente arrivata in porto, perché il desiderio di dormire fino al compimento di tutte le scelte che non dipendono da noi ma che ci coinvolgono più delle nostre è lo stesso, e se i sogni sono diversi possono comunque comprendersi.
Ci si ritaglia angoli minuscoli di tempo rubato con la lievità di uno sguardo per me impossibile altrimenti da trovare e che non riesco a imparare.
Soprattutto si apre il catalogo online della biblioteca e si prenotano tutti i libri che potranno portarmi in quell'altrove che da sola sembro non riuscire più a trovare.

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