Qui ora

Capita che si chiudano strade ai ragazzi che vanno a scuola a piedi o in bici, per favorire il traffico automobilistico.
Capita che si annullino manifestazioni culturali perché ritenuti non in linea con il nuovo pensiero.
Capita che non si presenzi a eventi in ricordo di memorie che alcuni vorrebbero dimenticare.
Capita di ascoltare i propri vicini di casa, i propri colleghi, talvolta i propri famigliari e amici, pronunciare con disinvoltura messaggi di violenta opposizione a tutto ciò che ritengono non consono a una loro idea di Città o di Paese.
Capita nella mia città, medaglia d'oro alla Resistenza, per la prima volta con una giunta di destra.
Fatico a comprendere e non riesco ad tacere a non fare quanto nelle mie poche possibilità. E non basta osservare e serbare memoria di questi giorni senza luce, cercando così di non ripeterli in futuro. Non basta la resilienza del rispondere con parole luminose e gesti di quotidiana normalità ai divieti.
Servono parole scandite e unite alle voci dei tanti che come me sentono qualcosa che freme e preme per uscire.
Servono gesti di decisa resistenza. Serve partecipazione. Serve incontrarsi, riconoscersi, sapersi.

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