Di cuori sparpagliati

Il solo modo di amarti è non possederti. E' nell'assenza di un noi che questo amore senza nome, senza forma né sostanza resiste ai giorni.
Macabea pensa troppo, continuamente. Trova ordine ai suoi pensieri tra le pagine di un libro che altri hanno scritto per lei, ma quando posa il libro i pensieri tornano confusi come lo sono sempre.
Forse è solo non possedendo che posso amare. Se so amare. Eppure vorrei la quiete di un amore fermo come un lago a novembre; dai contorni levigati e dolci come un sasso di fiume.
Macabea pensa troppo, continuamente. E crede di trovare una risposta solo quando porge ascolto al suo sentire stregonesco, che le chiude lo stomaco e le spalanca gli occhi.
Forse non so amare in altro modo che aprendo la mia pelle alle tue dita, il mio corpo al desiderio che ho di te. Ti sento alle spalle, so che ci sei prima di voltarmi e vederti. Sorrido sentendoti.
Non puoi essere mio. Non posso essere tua.
Macabea pensa troppo, continuamente. E forse è una fortuna che non abbia troppo tempo per ascoltare davvero i pensieri che scorrono dietro lo sguardo stanco, tra le labbra socchiuse.
Aspetto. Il lago a novembre, le tue dita, il suono della tua voce, il battito accelerato del cuore al sentirti. Sono una e sono tante. Sei uno e sei tanti. L'amore che non possiede è un cuore sparpagliato.

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