Ritorno

I miei occhi decidono di non vedere le dita che si muovono leggere sulla tastiera, il sorriso che ogni tanto ti illumina.
Il mio cuore cerca di non cambiare il suo ritmo quando gli occhi dimenticano di non vedere.
Il mio pensiero si ripete come mantra: non chiedere, non cercare, non cercare.
Devo continuare sulla strada di una leggerezza che mi appartiene poco. Afferrare le tue mani che mi cercano, le tue labbra che mi chiedono, e preservarle da domande che ti allontanerebbero. Questa volta so di non essere abbastanza forte per affrontare la verità. Preferisco il racconto che ci stai narrando, finché vorrai farlo.
Ancora una volta è febbraio, il mese più crudele. Ancora una volta tornerà primavera?

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