Sette minuti dopo la mezzanotte
“La mente crede a bugie
confortanti, mentre conosce le dolorose verità che rendono necessarie quelle
bugie. E la tua mente ti punisce per il fatto che credi contemporaneamente a
entrambe le cose”
Il proposito era di un libro a settimana.
Per trattenere l’eco di pagine che non si chiudono con il finire della lettura.
Alcuni libri portano con sé l’urgenza
di condividere e parlare, altri chiedono il silenzio, altri ancora scivolano
via senza lasciare traccia apparente. Poi ci sono i libri la cui urgenza è talmente
forte da tacitare ogni parola per il timore di non saper dire o condividere.
Perché la sensazione è fisica e difficilmente può venir trascritta. Forse è
quello che mi è capitato con “Sette minuti dopo la mezzanotte”.
“Sette minuti dopo la
mezzanotte”, di Patrick Ness è un libro
bellissimo, che conquista, stupisce e commuove con l’intensità di un incontro
felice e inaspettato anche grazie alle splendide illustrazioni di Jim Kay.
L’autore raccoglie l’eredità
della scrittrice Siobhan Dowd e porta a compimento, facendolo proprio, il
racconto di Conor, ragazzino che sta crescendo mentre la madre affronta una
terribile malattia.
Il libro racconta i suoi tentativi di una sopravvivenza sospesa
tra consapevolezza e fantasia, tra rimozione e lucidità, tra le storie del mostro,
che arriva puntualmente sette minuti dopo la mezzanotte, e il terrore dell’incubo
che occupa tutti i suoi sogni e che arriva ogni notte.
Il mostro, che Conor cerca e
fugge, lo aiuterà a svegliarsi dall'incubo, a togliere la maschera, a cadere e rialzarsi, arrabbiarsi; a
percorrere tutta la strada anche sapendo che la meta non sarà quella che
vorremmo. Ed è una strada faticosa, quella di Conor che però comprenderà come
solo la verità, per quanto insopportabile e dolorosa, potrà renderlo libero e
liberare chi ama.
Insieme a Conor, il lettore si
perde tra i diversi piani di lettura dei racconti del mostro e di quello finale,
dello stesso Conor; tra quello che pensiamo, quello che vorremmo fare e quello
che facciamo realmente.
“Sette minuti dopo la
mezzanotte” regala emozioni intense, tangibili, in bianco e nero come le
sue illustrazioni.
E’ un libro che si legge d’un fiato. Una storia straziante e
tenera che resta a lungo tra i pensieri e sulla pelle. Bellissimo.
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