Sul mio comodino.

I libri sul mio comodino, che aspettano di essere di essere scelti e letti, sono il puntello a una felicità promessa cui non so rinunciare.
Alcuni aspettano a lungo, altri solo il tempo di qualche altra pagina. Alcuni hanno trovato lì la loro collocazione permanente e servono a regalarmi la certezza della loro presenza.
I libri che ho sul comodino sono indispensabili al mio equilibrio; al sonno e alla veglia che al sonno non vuole cedere; ai sogni e all'altrove.
I libri sul mio comodino mi aspettano come io aspetto loro. E’ un incontro immaginato e poi consumato e, come nelle relazioni con le persone, possono portare ad amicizie per sempre o a un fugace sfiorarsi di giorni per poi finire dimenticate o, ancora, possono diventare scontri e rifiuto reciproco.
Non sono io, in questa relazione, a decidere l’accaduto. I libri non sono oggetti inermi: sono fatti di parole e pertanto racchiudono una forza importante anche quando usano il linguaggio più dolce.
Ecco. Non potrei immaginare i miei giorni senza un comodino pieno di libri.
C'è chi si affida alla medicina, chi ai fiori di Bach. Io mi aggrappo alle parole e alle promesse racchiuse nei loro meravigliosi contenitori.

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