Ecco, sono a casa

"Mi sento a casa", ho pensato alcuni giorni fa.
Ero in un abbraccio comodo come il più morbido dei vecchi maglioni.
Ero nel posto giusto: potevo chiudere gli occhi e dormire.
I miei gesti erano inevitabili e sapevo di poter regalare immediatezza tra il pensare e il pronunciare le parole.
Allora casa, più che un luogo di mattoni e porte e mobili, è riconoscere un profumo che ci è mancato tanto, un tocco che pensavamo di non sentire più; è il cuore che trova il ritmo che più gli si addice e pensa: "ecco, sono a casa".

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