Silenzi e giorni

Si vivono silenzi.
Parole stentate, solo se necessarie.
Si toccano silenzi.
Sfiorarsi evitando ogni possibile incontro.
Si compongo tempi: il sonno e la veglia per non rischiare di rompere il silenzio. E farsi male.
Capita poi di allungare una mano, incontrare una schiena.
Capitano sogni interrotti da capelli che non sono i miei.
Si sbatte contro fraintendimenti stanchi e rabbiosi.
Resta la sensazione di impotenza, un po' di rassegnazione che però non trova la necessaria pace per diventare abitudine.
Restano la solitudine, la fatica, il poco respiro, il sonno fatto di sogni affannosi.
Restano i desideri taciuti ma non dimenticati.
Resta la paura.
Si vivono silenzi e si rimane da soli.
Anche insieme.

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