Parole e silenzi
Così trasparente il valore delle parole che leggo, che il desiderio di scrivere è solo per dire "taccio".
Incontro frasi, versi, che raccontano meglio di me quello che sento. Sono scritte da persone lontane nel tempo e nello spazio, con le quali sembro condividere nulla. Eppure scrivono per me e danno voce ai miei pensieri e li riordinano e salvano. Quale dono può competere? Quale consolazione?
Non c'è più solitudine che questa, forse, ma è solitudine colma.
Perché continuo a scrivere, allora? Soprattutto per non dimenticare che non sarò mai sola finché i miei occhi troveranno abbastanza luce per leggere.
"Io mi unisco al silenzio
io mi sono unita al silenzio
e mi lascio fare
e mi lascio bere
e mi lascio dire"
(A.Pizarnik)
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