Tanto non riesco a lavorare...

Capitano giorni in cui la testa sembra voler scoppiare, staccarsi dal corpo per andare a posarsi su un cuscino nel buio e aspettare. Che passi.
Capitano giorni in cui il cuore lo senti a brandelli che si staccano e restano lì, per terra, rischiando di venir calpestati e persi per sempre.
Capitano giorni in cui il cioccolato non sortisce effetto. Giorni che non basta il caffè. Giorni che possono essere lievi ma che sembrano macigni sulle spalle, nel cuore, tra i pensieri.
Capitano giorni in cui il consueto sentirsi sola diventa ancor più pressante e pesante e doloroso.
Capitano giorni in cui si vorrebbe solo sparire. Almeno per  un po'. Almeno per il tempo necessario a ricomporre i pezzi, il cuore, i pensieri.
Invece si resta qui.
S'indossa un vestito bello e si cammina su tacchi troppo alti.
Invece si resta qui.
Con gli occhi truccati con cura e le labbra spoglie e si tenta di sistemare i capelli confusi.
Invece si resta qui.
Si finge di lavorare e un po' lo si fa davvero. Si sbirciano distrazioni. Si beve un caffè e si scarta un cioccolatino.
Si resta qui senza evitare i pensieri che non si vorrebbero, senza evitare di sentire il vuoto che ci riempie, senza evitare di sentire il collo che duole, il cuore che duole, l'umore che duole, il sorriso che manca.
Si resta qui e si vorrebbe l'altrove. L'ovunque ma non qui.
Domani sarà un sabato di ragazzini e rumore felice.
Io resto qui. Aspetto.

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