Sogni

In quella soffitta sono chiusi tutti i miei sogni che non saranno.
C'è polvere e disordine che non c'era, perché i miei sogni li avevo riposti con ordine, certa che un giorno avrebbero preso vita.
Ora ci sono i loro scheletri, che devo, devo, devo, eliminare.
Non posso continuare a saperli lì, a prendere polvere, a rovinarsi.
Non posso continuare a vederli così, perché fa male di un dolore che non posso raccontare.
E devo farlo presto e da sola. Per piangere come si deve, per respirarne l'odore un'ultima volta e provare a tenere solo la parte di loro che può diventare un ricordo.
Tutto il resto, che diventi il sogno di qualcun altro

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