10 settimane

Ora.
Che un minuscolo battito trova la strada sotto il battere del mio cuore, ne conosce il ritmo, la gioia incredula e i timori.
Ora.
Che ancora non riesco a dare confini a questo sì mai pronunciato che cresce dentro di me.
Ora.
Che la gioia, l'attesa, lo stupore iniziano a essere condivisi.
Ora che c'è stato il tempo di un sorriso, un abbraccio, una risata; il tempo per i castelli in aria e per parole che riportano con i piedi per terra.
Ora dovrei provare.
A raccontare quello che sento e che non comprendo.
Dovrei provare a superare il timore che a pronunciarne le parole, questo battito torni desiderio e sogno.
Ancora ho bisogno di tempo. Ancora ho bisogno di sentire che l'abbraccio che mi circonda è diventato rotondo.
E' paura. Timore per la tanta strada ancora da fare, per i tanti giorni ancora da contare.
E' l'incredulità per aver ricevuto un miracolo senza meritarlo.
E però come altro può essere un dono, se non inaspettato e immeritato?
Mi abbandono alla vita, alla natura. A Dio.
E aspetto.
Che arrivino i giorni di pensieri più limpidi e di gioia più leggera.

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