Pausa pranzo

Così, per tenermi compagnia...
In questo silenzio che, se ascolti bene, silenzio non è.
Il ronzio impercettibile del pc, il mio battere sui tasti, un cinguettio, là fuori. Il pulsare della mia tempia sinistra.
Vicino a me il calore rosso di un the bollente.
E un disordine di fogli.
Finirà questo giorno, ma non so quale giorno si aprirà.
Allora, forse, magari, è meglio tenersi questo che già si conosce un po'.
Allora, forse, magari, è meglio il rumore di altro da me.
Oppure il silenzio vero, fatto di solo respiro, come quando si nuota e ci si ascolta.
Solo che di ascoltarmi non ho più voglia.

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