Sbaglio

Un giorno te ne andrai.
Dopo esserti assicurato di aver annaffiato abbastanza le tue piante, dopo che avrai insegnato loro a trovare l'acqua da sole.
Un giorno te ne andrai.
Perché non si può vivere con qualcuno a cui non si vuole più rispondere, non si può vivere di silenzi pieni.
Non so come fare per trattenerti, non so come fare per farmi ascoltare. Non so come fare.
E sbaglio. Sempre. E continuo a sbagliare.
Quando parlo. E quando taccio.
Quando mi perdo tra le pagine di un libro, quando vivo e mi ricordo che ne sono capace. Quando mi dimentico che sono leggera e banale e sufficientemente stupida da non riuscire a non sentire ancora un grammo, là, in un angolo impolverato del cuore, del mio ottimismo a oltranza.
Sbaglio quando lascio che lo stomaco viva l'ansia al posto mio.
Sbaglio quando penso che diventare trasparente sia l'unica soluzione.
Sbaglio per il solo respirare, per il battito del mio cuore, per il poco sonno e il troppo sogno.
Sbaglio quando soffoco il mio desiderio e quando lo racconto.
Mi sento come spenta. E sbaglio. Perché se davvero lo fossi non sentirei bruciare così forte i miei pensieri e le lacrime che non possono sciogliersi.

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