Via

E quando una stanza in cui rifugiarsi o dichiarare guerra non c'è?
Quando non ci sono pareti nemmeno da inventare?
Quando si ascoltano storie di fughe metaforiche e si vorrebbe una fuga vera, ma capace di portarsi dietro la piccola parte di questo mondo che sta nel mio cuore?
Quando si vorrebbe un sonno senza sveglia, senza tempo, pieno solo di vuoto da riempire di luce e gesti lenti?
Quand'è così si passa un pomeriggio al primo concorso di danza di una ragazzina emozionata, si ripete la promessa dei lupetti, si bisbiglia un desiderio di vacanza, si pensa all'eventualità di un nuovo cambio di quotidinità.
Quand'è così non si riescono a leggere che poche pagine, si sogna di nuotare in una piscina improvvisamente senz'acqua, in attesa di capirne il motivo; ci si muove, perché a fermarsi si può scoprire di non essere abbastanza forti. E di avere paura che nulla cambi.

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