Pulizie pasquali

Pasqua è passata.
Resta il desiderio di un risveglio rallentato dal freddo di ritorno, dal cielo che non si decide a scoprire le cime.
Resta la voce roca e il respiro faticoso.
Resta la croce ritrovata il venerdì, e la stessa, vuota, qualche giorno dopo.
Giorni di letture avide. Di inciampi tra pagine che non si riescono a chiudere. La mia sorpresa.
Giorni di pensieri a capriole. Come sempre.
Di sogni notturni affollati. Come sempre.
Di acqua che scivola sulla pelle portando via ciò che altrove non si può mostrare.
Anche Pasqua è passata.
Resta il desiderio di finestre spalancate, di profumo di bucato, di sole a scaldare i muri e le ossa e a illuminare i pensieri fino a cancellarli.

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