Pausa caffè

Un sogno troppo affollato mi fa compagnia nella mia imperdibile pausa per il caffè.
Un sogno che non avrei voluto. Troppe persone che non sono più mie compagne di strada, che forse non desidero neppure ritrovare. Forse. O forse il sogno mi ricorda la mia incapacità nel chiudere le porte, nel lasciare andare.
Vorrei un sonno lungo e senza sogni. Che durasse un tempo imprecisato, ma sufficiente a risvegliarmi perduta in un giorno sconosciuto. E nuovo.
Leggo tantissimo, per evitare i pensieri che mi inseguono. Per pensare a vite altre, in mondi altrove, in tempi differenti e sospesi tra pagine in cui mi perdo.
E in tutto questo, il silenzio di Macabea.
Che va e che viene. Che invade e sparisce.
Macabea che sono io e che non mi appartiene.

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