The accidental woman

Ho incontrato Maria sabato pomeriggio ed è partita la mattina dopo.
La sua è stata una non presenza ingombrante che ancora lascia traccia nei miei pensieri.
Maria ha paura e non lo sa. O, forse, non lo capisce.
Non so se la sua sia determinazione o indole.
Non capisco la sua chiusura fragile e ostinata.
Passa attraverso la vita come uno spettatore partecipe.
Raccoglie amicizie che lascia appassire, amori che la feriscono e che decide di non vivere.
Sfiora e non tocca ma viene percossa.
Rassegnatamente violenta.
E' l'infelicità banale, noiosa e proprio per questo così tanto, troppo, fastidiosa che mi farà ricordare il libro di Jonathan Coen, "Donna per caso", il suo primo libro, mi pare.
La quarta di copertina suggerisce un sorriso nella lettura. Non l'ho trovato.


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