Prima di dormire

"Si inginocchiò tremante vicino al letto perché era così che si pregava e disse a bassa voce, grave, triste, balbettando la sua preghiera con un po' di pudore: placami l'anima, fa che io senta la tua mano stretta alla mia, fa che io senta che la morte non esiste perché in realtà siamo già nell'eternità, fa che io senta che amare è non morire, che il dono di se stessi non significa la morte, fa che io senta un'allegria modesta e quotidiana, fa che non ti indaghi troppo, perché la risposta sarebbe misteriosa quanto la domanda, fa che ricordi che non c'è spiegazione nemmeno al perché un figlio vuole il bacio della madre, eppure lo vuole eppure il bacio è perfetto, fa che io riceva il mondo senza timore, poiché in questo mondo incomprensibile sono stata creata, e anch'io incomprensibile, e ciò vuol dire che c'è un legame tra questo mistero del mondo e il nostro, ma questo legame non ci è chiaro finché vorremo capirlo, benedicimi affinché io viva con allegria il pane che mangio, il sonno che dormo, fa che io abbia carità di me stessa poiché altrimenti non potrei sentire che Dio mi ha amato, fa che io perda il pudore di desiderare che nell'ora della mia morte vi sia una mano umana a stringere la mia, amen."
(C.Lispector, Un apprendistato o il libro dei piaceri)

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