Ponte

Ecco.
Lascio aperte le finestre e sento gli uccelli e i profumi dei pranzi dei vicini.
Lascio che le finestre aperte mi portino il desiderio di un tepore che è appena iniziato.
Poteva essere un giorno diverso?
Poteva essere il giorno di gesti diversi?
Ha un senso chiederselo?
O non è già tanto il poterlo respirare, questo giorno?
"Ma si può anche vivere
nella vita d’ogni giorno,
il grigio calmo giorno,
piantare patate, rastrellare foglie
e raccogliere rametti,
ci sono tante cose a cui pensare al mondo,
a tutto non basta la vita di un uomo.
"
E ci si può lasciar riempire il cuore da una musica nuova, semplice come la primula sul mio terrazzo, e come quella colorata da immagini che sono solo mie perché sono di tutti.
"Ho il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te".
E si può desiderare di regalarla, questa canzone.
Mercoledì.
Il giorno ponte.
Quello da far scivolare in fretta per iniziare a vedere la fine di un'altra settimana.
Ma il tempo non mi scivola addosso.
Impregna la mia pelle e rallenta i miei gesti.
Si fa prezioso nel suo vuoto di te.

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