Pagine chiuse

Troppo intellettuale.
Non è un saggio, non è un romanzo, non è un libro di storia.
Non ha corpi che toccano.
Ha un protagonista che forse sono due. A cui ho dato il volto e i passi, soprattutto, di un vecchio professore che cammina sul marciapiede in un sabato deserto. Curvo e chiuso a sè e al mondo.
Non è per me.
Non posso dire che non mi piaccia, ma devo chiudere le sue pagine, perchè non sono mie, non mi hanno catturato e neppure sfiorato.
Gli ho dato tempo, giorni, settimane. Pause e intervalli con altre pagine.
Ho chiuso e riaperto.
Oggi ha trovato pace sullo scaffale della libreria. A cercare altre mani che ne apriranno le pagine.

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