Martedì

Rumore, confusione, polvere. Odore di legno maltrattato e sigaretta.
Dentro.
Fuori il sole profuma di marzo e l'aria della neve che solo ieri è scesa vicina vicina.
E' stata una notte senza sogni dopo averne parlato a lungo.
Una notte di tenerezza recisa dal bisbiglio di un no.
E' stato un risveglio di leggera, insolita, energia. Di chiacchiere belle davanti a un caffé.
E poi la mia incapacità a concentrarmi su di una cosa per volta e l'inevitabilità nel cercare parole che scandiscano i pensieri, insieme ai minuti.
Le mie mani sono meno fredde, oggi.
I miei occhi forse meno stanchi.
La solitudine che mi accompagna come una condanna, può diventare risorsa, se smetto di muovere la mano per allontanarla e la prendo sottobraccio come una vecchia amica.

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