Pozzanghera

Profumo di cioccolato e zucchero; la cucina da riordinare.
La strada verso il sonno è ancora lunga di oggetti da riporre, pacchetti da incartare.
Pensieri? Tanti e non riordinabili.
Da alcune settimane non ricordo bene i miei sogni. E il ricordo mi manca.
Come manchi tu.
Come manca l'appartenenza a qualcosa di oltre a noi stessi.
Come mi manco io, talvolta.
E' stata una settimana senza luce, a dispetto della trasparenza del cielo.
E' stata una settimana di consapevolezze dolorose: riconoscere la propria inevitabile, sempre ripetuta incapacità di dire, chiedere, cedere, anche...
Rimangono le ferite, e non si cicatrizzano mai.
E' stata la settimana dei tuoi dieci anni, della tua prima scelta autonoma su te stessa, il tuo corpo. Quel piccolo forellino lo dimenticherai presto, ma è stata la prima scelta che hai fatto da sola e da sola compiuta. La mia mano era vicina alla tua, semplicemente vicina.
Anche per questo domenica saremo insieme.
Domani l'invasione di bimbi.
Vorrei una vita invasa dai bambini e vorrei non sentirmi mai troppo pigra da dimenticare questo desiderio.
E vorrei addormentarmi nell'abbraccio che questa settimana non mi ha dato.
E nell'abbraccio sciogliere i nodi che mi tengono ancora in piedi e, finalmente, sentirmi come la pozzanghera dopo un temporale.
Pronta a lasciarsi asciugare dal sole.

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