28 settembre 1984

La luce del mattino sei tu, che ti sveli nei sogni.
Sei tu la linea che seguo con lo sguardo e che non trova compimento.
Sei tu che ritorni in un sorriso malinconico, in occhi che piegano verso il basso.
Sei tu nelle labbra carnose che si schiudono e cercano ristoro.
Sei ricordo. E presenza.
Sei sempre.
La tenerezza della mancanza vive nel ricordo che si fa giorni e anni senza di te.
La tenerezza della presenza vive nei gesti, nelle parole, nel nome pronunciato.
Mentine colorate, calze di seta.
La pelle come velluto sottile.
Il tuo corpo come vetro.
Le tue braccia come rifugio certo.
La tua presenza nell'assenza di te, riempie il mio cuore di nostalgia.
I miei occhi di lacrime.

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