Mare

Domani andrò alla ricerca di un mai dimenticato sogno ricorrente. Cercherò il respiro che non può essere vero. Cercherò la presenza che ho solo sentito al mio fianco.
Nel mio sogno avevo branchie invisibili. Domani tornerò ad indossarle?


"Là c'è lui, il mare, la più inintellegibile delle esistenze non umane. E qui c'è la donna, in piedi sulla spiaggia, il più inintellegibile degli esseri viventi. (...)
Potrebbe avvenire un incontro dei loro misteri solo se uno si consegnasse all'altro: la consegna di due mondi inconoscibili realizzata con la stessa fiducia con cui si consegnerebbero due comprensioni. (...)
La donna esita, perché sta per entrare. (...)
Il suo coraggio consiste proprio, non conoscendosi, nel proseguire. E' fatale non conoscersi, e non conoscersi esige coraggio.
Comincia a entrare. L'acqua salata è così fredda che secondo un rituale le procura un brivido alle gambe. Ma una gioia fatale - la gioia è una fatalità - si è già impossessata di lei, non occorre nemmeno che sorrida. (...)
Abbassa la testa dentro il luccichio del mare, e risolleva una chioma che sgocciola sugli occhi salati che ardono. Gioca con la mano nell'acqua, lenta (...):con la conca delle mani piena d'acqua, beve a grandi sorsate, buone.
Ed era questo che le mancava: il mare dentro di sè come il liquido spesso di un uomo. Ora si sente completamente uguale a se stessa. (...)
Ora, sa cosa vuole. Vuole rimanere in piedi e immobile nel mare. (...)
Anche se nel giro di pochi minuti dimenticasse tutto questo, non potrebbe mai perderlo. E in qualche oscura maniera sa che i suoi capelli lunghi sono capelli da naufrago. (...)

(La scoperta del mondo, C.Lispector)

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