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Cammino sul filo, le mani in tasca.
L'equilibrio lo trovo respirando pianissimo, lentamente.
Pedalo veloce, sotto un improvviso scroscio di pioggi calda.
Bagno un vestito troppo largo per la bicicletta e capelli che non mi somigliano.
Per un attimo lascio il manubrio e allargo le braccia, alzo il viso alla pioggia.
Non cado. Non cado.

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