Parlo da sola. Come sempre

Scrivo parole che cancello in un clic sperando di cancellare nello stesso modo i miei pensieri. Devo devo devo devo.
Se fingo che tutto vada bene, tutto va bene. Intorno a me tutto va bene. E' dentro che sono a pezzi, e quando mi guardo allo specchio è questo che vedo: pezzi scomposti.
Desideri inespressi o negati. Minuscoli gesti mancati. Gesti attesi e non trovati.
Però se riesco a fingere che tutto vada bene, tutto va bene. Almeno intorno a me. Falsità che salvano la vita.
Non mi concedo nulla. Nessuna attenuante, nessuna giustificazione. E' colpa tutta mia.
Che non so staccarmi da me e dal mio invadente egoismo. E' tutta colpa mia che non so vedere dalla giusta prospettiva.
Stanotte non sono riuscita ad implodere e mi sto sciogliendo lentamente, ma poi ritroverò i miei pezzi e con molta attenzione, per non ferirmi a morte, tornerò a guardarli e a riconoscermi.
Sarò pezzi di me. Del mio cuore, dei miei pensieri, di mie parole non dette e di quelle non ascoltate. Sarò pezzi delle risposte che attendo invano e dei desideri che invano desidero.
Sarò pezzi della mia poca bontà, della mia incapace accoglienza, delle mie mani non offerte e delle mie braccia chiuse.
E anche tutti questi miei pezzi non faranno male abbastanza da gridare. E allora sarà ancora la recita che mi sono cucita sulla pelle per non dimenticare mai quanto piccola è la parte che mi è stata assegnata e quanto poco basterebbe a quella che vorrei.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pausa

Estate